Stavo ragionando per scrivere qualcosa sugli argomenti di politica locale, oggetto d’interesse in questo periodo e lo stavo facendo mentre stavo assistendo ad un match del torneo di Wimbledon che ha preso il via in questi giorni. Pensavo che se a Soverato si comincia a pensare su chi saranno i prossimi candidati a sindaco, a Satriano invece si attende la nomina del vicesindaco e che sia nel primo che nel secondo caso ci sono nomi che circolano ma ancora non vi è nulla è di ufficiale. Vero è – continuavo a pensare – che si potrebbe tentare di rispondere alla domanda su chi sono i più accreditati e così provavo ad analizzare le situazioni, scorrendo vecchi appunti, rileggendo dichiarazioni, etc. . Quando stavo per mettere le dita sulla tastiera per cominciare a scrivere, mi capita di vedere uno splendido scambio sull’erba londinese. Un dritto incrociato, un rovescio di risposta, ancora un dritto, una discesa a rete, un pallonetto, uno smash, uno splendido recupero e ancora un bolide con la palla che si ferma sul nastro. Resta ferma qualche attimo e torna indietro. Un suggerimento migliore per quello che stavo per scrivere non avrei potuto trovarlo. Mi torna infatti in mente il famoso monologo iniziale del film di Woody Allen in cui si vede una palla passare da una parte all’altra di una rete fino a fermarsi sul nastro mentre una voce comincia a ripetere:”Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l’essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro, con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince, oppure no e allora si perde.” Quale migliore risposta per sapere chi sarà il prossimo sindaco di Soverato o il prossimo vicesindaco di Satriano o ancora altro aspirante ad altra carica? Spesso infatti molti pensano che – se ci sanno fare – alla fine la spunteranno. Così per avere una candidatura vincente pensano che sia sufficiente avere del talento e quindi buone doti per amministrare. Ma non è sempre così. Spesso è invece una curiosa coincidenza, una congiuntura favorevole l’origine di un successo piuttosto che il talento. Cosicché capita di vedere molti assumere incarichi, vincere elezioni non tanto per proprio merito quanto per demerito altrui, o perché le cose sono andate in una direzione inaspettata. Come in una partita di tennis al momento del match point quando la palla si ferma sul nastro e in quell’attimo solo la fortuna sarà capace di stabilire da quale parte cadrà.
Fabio Guarna