SOVERATO – Stasera la settima edizione del Magna Grecia Film Festival chiude i battenti con la serata delle premiazioni. E’ stata una rassegna seguita che ha riscosso molto successo di pubblico, ma soprattutto ha generato attenzione verso la cultura cinematografica, offrendo così una buona occasione ai cittadini soveratesi di capire e apprezzare un settore culturale che ha dimostrato di avere trovato sino a questo momento le occasioni per essere valorizzato. Sarebbe interessante se dopo il MGFF nelle scuole del comprensorio venissero promosse iniziative, progetti che avessero l’arte cinematografica al centro degli studi. Sarebbe un modo per non disperdere i buoni risultati del MGFF e soprattutto non pensare esclusivamente alla manifestazione come ad un evento mediatico. Vero è che molto prima che nascesse il MGFF, quando addirittura parlare di progetti nelle scuole era poco immaginabile, qualcosa a Soverato nel campo cinematografico si era fatto. Correvano gli anni ’70 e spulciando su una pubblicazione, distribuita dall’Itc “Antonino Calabretta” in occasione dell’intitolazione della scuola al compianto ex sindaco nel 2005, abbiamo trovato traccia di una interessante iniziativa promossa dalla scuola soveratese sul finire degli anni 70. A dirigere la Ragioneria a cui era abbinato il corso per Geometri di Soverato c’era un giovane preside, Vincenzo Guarna. Durante quegli anni si legge nella pubblicazione dell’Itc nel capitolo intitolato “Tratti di storia dell’Istituto Tecnico Commerciale” fu presa l’iniziativa di dare impulso all’azione didattica dell’Istituto “promuovendo intorno o a margine di essa iniziative a carattere coerente e integrativo. In questa prospettiva furono frequenti le conferenze tenute dagli alunni da esperti di materie tecniche ed ebbe successo, anche tra la popolazione locale, un cineforum attivato con cadenza pressoché settimanale (il sabato pomeriggio) nei locali scolastici. Venivano proiettati films di prestigiosi registi e attori e alla proiezione seguivano interessanti riflessioni dei presenti. L’idea, senz’altro valida e innovativa per l’epoca – si legge ancora – è stata promossa dal Preside, Prof. Vincenzo Guarna e certamente favorita e resa possibile da un clima di generale attenzione e partecipazione del corpo docente, degli alunni e delle loro famiglie. Per dovere di cronaca bisogna anche dire che il fatto suscitò, come primo impatto, qualche perplessità stante il carattere innovativo nel modo di fare cultura. Così come a suo modo innovativa, fu in questo contesto, la realizzazione fortemente voluta dal Preside Guarna, all’interno dell’Istituto e con l’apporto di tutte le componenti, di un film socio-ambientale sul percorso scolastico, dalla prima all’ultima classe, di un alunno-tipo dell’Istituto, un pendolare osservato nel suo crescere ed evolvere dall’ultimo anno nella Scuola media del suo Paese nell’entroterra collinare soveratese al giorno del conseguimento del diploma di ragioniere. Il film elaborato e realizzato in tutte le sue parti dal personale soprattutto discente dell’Istituto (soggetto, sceneggiatura, interpretazione, regia, etc.) si è avvalso della preziosa collaborazione tecnica, affatto gratuita, di un giovane regista romano e duole che sia andato perduto da anni o, quanto meno, risulti introvabile”.