GORBACIOf

Locandina del film GORBACIOf
GORBACIOf

Titolo: GORBACIOf
Genere: Drammatico
Anno: 2010
Regia: Stefano Incerti
Sceneggiatura: Diego Da Silva, Stefano Incerti
Interpreti: Toni Servillo, Salvatore Ruocco, Mi Yang, Nello Mascia, Geppy Geijeses
Fotografia: Pasquale Mari
Musiche: Teho Teardo
Giudizio: 7

Trama: Cassiere di un carcere col vizio del gioco, GORBACIOf sottrae soldi dalla cassa per aiutare Lila, di cui s’innamora. Alle strette, tenta il tutto per tutto, facendosi coinvolgere in una rapina dai risvolti drammatici.

Un incedere cinico e disincantato. Una serie di porte che si aprono e poi si richiudono. Corridoi stretti, sbarre e catenacci che scattano. Le maglie della rete che imprigiona GORBACIOf vengono esibite minacciose, il mondo sotterraneo nel quale questi sprofonda sempre più inesorabilmente si delinea con spietata crudezza fin dalle prime inquadrature. Marino Pacileo, detto GORBACIOf per una voglia ben visibile sulla fronte, è il cassiere di un carcere. Ha il vizio del gioco e sottrae soldi dalla cassaforte del penitenziario in cui lavora per ripianare qualche perdita di troppo. È consumato dagli stanchi rituali che scandiscono le sue giornate, abbrutito dalla vita nei bassifondi di una Napoli notturna fotografata con toni cupi e colori desaturati, annichilito dalla mancanza di ossigeno che cercherà nel suo rapporto con Lila – la bella figlia del gestore del ristorante cinese nel cui retrobottega GORBACIOf gioca a poker – e compulsivamente spinto alla ricerca di forti emozioni che riesce a trovare solo nell’azzardo. Non può sfuggire al suo demone, che lo sovrasta e lo costringe a reiterare la sfida di una scommessa nella quale la posta in gioco si fa sempre più alta.
La situazione gli sfuggirà di mano proprio quando si innamorerà di Lila. Per sottrarla ad un destino scellerato quanto inevitabile, GORBACIOf si giocherà il tutto per tutto: è la scommessa finale.
Il film è pervaso da un ritmo incalzante, scandito da un crescendo di tensione che esplode nelle ultime fasi concitate. La linea sottile che separa la vita dalla morte, la liberazione dal proprio demone e la conquista del futuro da un lato e la sconfitta ed il tracollo finale dall’altro, viene esplorata minuziosamente, costruita con scientifica inesorabilità. Svetta però su tutto una istrionica, penetrante e pervasiva prova d’attore di Tony Servillo; l’ennesima, dopo i recenti successi di Gomorra ed Il divo. E soprattutto dopo il personaggio di Titta di Girolamo, interpretato in Le conseguenze dell’amore di Sorrentino: film evocato nelle pieghe della psicologia del protagonista e persino nello sviluppo narrativo del film di Incerti.

Gianfranco Raffaeli

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