La raccolta di scritti di Vincenzo Guarna, intitolata “Visse per ischerzo” è molto cliccata e scaricata dal web. Internet rimedia così alla mancanza di copie che sono finite in brevissimo dopo la distribuzione avvenuta per mano dell’Amministrazione comunale di Satriano guidata dal sindaco Michele Drosi che si è curata della raccolta e pubblicazione degli scritti. Sul Quotidiano oggi 2 novembre 2010 si segnala appunto l’opportunità di scaricare in pdf su Soverato News “Visse per ischerzo” e si ricorda che il titolo della raccolta è stato suggerito dalla poesia “Epigrafe” scritta da Vincenzo Guarna e affissa sulla sua lapide. Di seguito il pezzo apparso su “Il Quotidiano”. titolo: Satriano- Raccolta di scritti del preside scomparso “Visse per ischerzo” Le liriche di Guarna sul web – SATRIANO – Qualche anno fa è stato donata ai cittadini satrianesi per iniziativa dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Drosi, una raccolta di scritti del compianto Vincenzo Guarna, intitolata “Visse per ischerzo”. Il lavoro è stato curato da Antonio Barbuto, già docente universitario alla “Sapienza di Roma” ed ha riscosso un notevole successo tanto che non è rimasta alcuna copia da distribuire. Grazie ad internet però chi non ha avuto la possibilità di leggere la copia cartacea può farlo scaricandola on-line in versione Pdf. La si trova sul sito www.soveratonews.com oppure linkando in fondo alla pagina su Wikipedia dedicata a Vincenzo Guarna nella sezione “note” che rimanda appunto a Soverato News. Il “post” di presentazione dalla data del suo inserimento sul web ha ricevuto sino ad oggi migliaia di visitatori e quindi già tanti hanno avuto l’opportunità di scaricare gli scritti. Il titolo “Visse per ischerzo” è stato suggerito dalla poesia “Epigrafe” scritta da Vincenzo Guarna e pubblicata in Galleria, XVII, n.1-2, genn.apr. 1967. Epigrafe che si trova affissa sulla sua lapide in cui l’autore scrive: Scrivete sulla mia tomba: Visse/ per ischerzo”. Il mio/ inferno/ in questa epigrafe. Perché/ i giorni tramarono vicende/ e io in quelle vicende,/ senza convinzione./ Ho sofferto, ho lottato/ senza convinzione: anima/ divisa, inerte/ volontà. E vissi/ per ischerzo e oggi/ nulla/ è veramente mio. Un muro/ sotto la luna, il tedio/ dei ricordi, questo/ vuoto disagio/. “Rifacendosi palesemente alle iscrizioni di Lee Masters – scrive Barbuto nella prefazione, Guarna inventò,giovanissimo, la sua “epigrafe” definitiva e senza scampo: “visse per ischerzo”.Ogni riga, ogni gesto sono indizi palesi o sottintesi d’una determinazione accanita di lasciare tutto incompiuto, nella vita come nel suo mestiere di letterato finissimo”. Sulla tomba di Guarna si trovano incisi anche per volontà dei familiari i versi di “Per finire” (da diario del 71 e 72) di Eugenio Montale, di cui Guarna era un attento e fine studioso. Versi richiamati dallo stesso Barbuto che nella prefazione di “Visse per ischerzo” scrive: “Chi l’ha conosciuto ha una sua idea di Guarna, una definizione che a malapena tocca la grana nobile del suo ingegno, della smisurata generosità, della sua vastissima cultura e del grande cuore. Perciò ricostruisco fedelmente le occasioni storicamente accadute intorno a questo esile mannello che ce lo restituisce soltanto in parte di quello che fu e “al cinque per cento” di quello che avrebbe potuto essere”.