SERIE A COMMENTO 18 GIORNATA CAMPIONATO 2010-2011 – La “formica atomica” era un celebre personaggio dei cartoni animati di Hanna & Barbera.
Minuscola, insignificante, ma atomica.
Capace dell’impossibile, per una formica.
“Formica atomica” è anche il soprannome di Sebastian Giovinco, ragazzino di 1,64 m che ha passato una vita alla Juve. Funambolico nella tecnica, ma troppo gracile. Così hanno sempre detto in molti….
La Juve a luglio 2010 è stanca di tenere in squadra questo fuoriclasse tascabile e, per scelta del tecnico friulano assertore del 4-4-2, sacrifica sull’altare estivo la formichina e Diego.
Proprio come in un cartone del succitato duo statunitense, la formica, passata al Parma, si prende una bella rivincita sul suo passato e, forse, su tutta la sua recente vita calcistica: prende a pallonate la Juve e la infilza due volte.
Per la verità la vecchia signora viene bucata anche da un altro ragazzino che ha svernato a Torino: Raffaele Palladino.
Morale della favola: siamo sicuri che nell’economia di un campionato Pepe serva più di Giovinco?
Chissà, intanto la Juve continua a non convincere. L’organico non è da Juve e qualche giocatore, spacciato per fenomeno mondiale (leggi Chiellini), forse andrebbe valutato in un’ottica complessiva.
Il “nasone” è fortissimo nei contrasti e nei recuperi, però corre male, ha piedi sgraziati e commette falli di un’ingenuità disarmante.
Per niente ingenuo il fallo di Melo, ma dopo Olanda- Brasile non mi stupisco più di nulla.
Ritorna a convincere, sulle ali dell’entusiasmo per la nuova guida tecnica, l’Inter. Rispolvera un Thiago Motta di livello mondiale, un Lucio solidissimo e un Milito in evidente crescita. Non proprio tre calciatori qualsiasi insomma.
Al Napoli non resta che sottostare allo strapotere fisico dei nerazzurri. Tecnicamente invece la squadra di Mazzarri se l’è giocata alla grande.
Il Napoli è molto forte, la Juve è avvisata.
Continua a vincere il Milan, anche con i goal dei ragazzini. E’ l’anno dei rossoneri, senza dubbio. La prima rete di Rodney Strasser certifica questa tesi.
Non so quanto Cassano possa effettivamente incidere su un attacco già fortissimo, però di certo il Milan non ha preso Matrecano…..
In chiusura il derby di Puglia, deciso da Okaka.
La partita è sempre molto sentita, i tifosi del Lecce hanno addirittura esposto uno striscione emblematico: “Salento is not Puglia” (tanto per dare l’idea del clima).
Ebbene, il goal di Okaka testimonia che, quando a gennaio gli arrivi sono di qualità, possono far svoltare una stagione.
La vittoria del derby è infatti fondamentale per il morale del Bari e Okaka è stato un grande colpo.
Antonio Soriero