Soverato, verso le elezioni citando Sun Tzu

Fabio GuarnaSOVERATOSun Tzu ne “L’arte della guerra” del V e VI secolo a.C. scriveva che “dopo aver analizzato le situazione per rilevarne i vantaggi, il generale deve creare le circostanze che contribuiscano a realizzare i suoi obiettivi, schierando le truppe nel modo più opportuno” – e proseguiva più avanti – per questo il generale esperto non va, ma fa in modo che sia il nemico a venire: non si lascia condurre da lui”. Le massime sembrano adattarsi nel nostro caso non ad una guerra ma ad uno scontro politico che sta interessando Soverato impegnata a trovare le coalizioni e i candidati che si contenderanno il governo della città per il prossimo quinquennio. Chiariamo subito che ci stiamo occupando di ciò che avviene nella città di Soverato, perché fuori dall’orbita locale intendendo per tale i cd tavoli della politica provinciali, regionali e nazionali, è argomento di difficile trattazione, ma soprattutto imprevedibile e poco comprensibile al cittadino distante dalle vicende di palazzo. Vero è che tornando a Sun Tzu, quel che sembra mancare nell’agone politico locale sono proprio i generali, cosicché in mezzo a tanti colonnelli o alti ufficiali, sia nel centrodestra che nel centrosinistra è difficile fare delle previsioni per chi alla fine la spunterà per la candidatura a sindaco. Molti si stanno adoperando per “creare le circostanze che contribuiscano a realizzare i propri obiettivi” in attesa di schierare le truppe. Ma la vera questione è che non si riescono ad identificare truppe pronte a schierarsi al seguito di un generale che non c’è. Spuntano fuori sigle che misurate attraverso una percentuale di possibile consenso danno numeri simili a prefissi telefonici e spuntano soprattutto le sigle dei classici partiti che sembrano volutamente confondersi nel gioco delle alleanze probabilmente per ottenere il massimo dai futuri alleati. C’è chi ha pensato di fare una lista civica dandosi come unico obiettivo di difendere e garantire gli “interessi collettivi“, c’è chi invece ha ritenuto doversi dare autonomia e prepararsi una squadra da solo. Insomma c’è tanta carne al fuoco ma all’orizzonte si intravede ancora molto poco. Di nomi di possibili candidati a sindaco se ne continuano a fare, così come anche i comunicati stampa circolano con molta frequenza. Il vero rischio – come si sente dire da qualche cittadino – è che lo scontro politico finisca con l’essere visto dalla città come “una guerra fra ricchi in cui sono i poveri che muoiono“.

Fabio Guarna

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