
Definire Beppe Calabretta un giallista sarebbe riduttivo: all’interno di una struttura gialla rigorosamente logica, ricca di indizi disseminati tra le righe, il messaggio che l’autore ci vuole trasmettere è forte e diretto. Calato nella realtà odierna, osservata da un angolo di mare Ionio o da una piccola città di provincia, Lucca, Calabretta si mostra sensibile alle gravi problematiche sociali quali l’immigrazione, la disoccupazione e la criminalità organizzata e ce ne parla nei suoi romanzi: ”Il pescatore di sassi” e “All’ombra di Narciso” con leggerezza, senza mai scadere nella volgarità e senza eccedere nel dramma. Sarà il lettore, attento e responsabile, a rielaborare la denuncia sociale, affrontando le circostanze con l’umanità che contraddistingue Carcade, commissario presso la questura di Lucca.
Calabrese di nascita, lucchese di adozione, proprio come l’autore, Carcade è un uomo maturo, sposato con Elina, archeologa, lontana dal coniuge per motivi di lavoro. Ed è giusto così: in ogni giallo che si rispetti, la donna dell’investigatore o non esiste o rimane sullo sfondo. Vedi Maigret, Poirot, Nero Wolfe o il più moderno Montalbano.
Carcade possiede un forte senso del dovere, non è un accentratore, sbrigativo nei modi, nella sostanza però rispettoso del prossimo. Ma non è lui il protagonista dei romanzi di Calabretta. Il vero protagonista è la donna nelle sue sfaccettature: sensuale, erotica anche, leggermente demodè, vittima di cocenti illusioni, ingannata, sprezzante della fatica, extracomunitaria, sempre pronta a rispondere al dovere, comunque sempre onesta.
Xamali Viegas di Timor Est si staglia all’attenzione del lettore nel secondo capitolo di “All’ombra di Narciso”, uno dei più belli di tutto il romanzo. “Ha gli occhi grandi del colore delle castagne…e una volontà ferrea”. Oppure Vanessa in “Il pescatore di sassi”: “Generazione 70/80 quella delle Vanesse, Alessie, Samante…” ,ma lei, sovrintendente Vanessa Pezzoli è diversa, come Anna, come la Bellini, Ersilia. Donne razionali, fattive, ammirate sì per i loro attributi fisici ma soprattutto, e finalmente!, per la loro intelligenza.
L’uso del tempo presente e la rinuncia al dialogo nella forma tradizionale rendono i due romanzi snelli nella lettura e moderni, veicolando con immediatezza le passioni dei personaggi. Su tutto aleggiano note di contenuto lirismo che ci parlano di Lucca, città sempre più fredda e piovosa in inverno, e dello Ionio che all’ora del tramonto assume lo stesso colore del cielo.
Rossana Giorni Consorti
Scrittrice
Beppe Calabretta, Il pescatore di sassi, Narrativa Bonaccorso Verona 2009, pp. 160, Euro 13
Beppe Calabretta, All’ombra di Narciso, Narrativa Bonaccorso Verona 2010, pp. 162, Euro 13