WOUTER WEYLANDT – Il Giro d’Italia 2011 ci ha riservato il peggiore ricordo che avremmo voluto conservare. In questi momenti non pensiamo più al 94a Giro in cui si ricordano i 150 anni dell’unità d’Italia ma a Wouter Weylandt. Un nome che non dice molto a chi non segue con attenzione il ciclismo ma destinato a dire da oggi 9 maggio 2011 tanto, anche per i non appassionati delle due ruote. Era nato a Gand (dove si nasce in bici) il 27/09/1984 e dal 2005 era entrato fra i professionisti della bicicletta. Weylandt In Italia aveva alzato le braccia alla terza tappa del Giro d’Italia 2010 per inneggiare alla vittoria e un anno dopo alla gara n. 3 (scherzi del destino) del Giro d’Italia 2011, la Reggio Emilia-Rapallo, le sue gambe e il suo cuore si sono fermate per sempre. E’ morto in un terribile incidente durante gara lasciando la moglie incinta e tutti gli sportivi e non solo nel lutto. Su twitter, facebook e internet in generale, diffusasi la notizia della morte, l’addio e i messaggi di cordoglio per Weylandt non si sono più fermati. Ed ora, di getto, ci viene in mente Cicerone: “Vita mortuorum in memoria est posita vivorum” (la vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi). Addio Wouter Weylandt
Fabio Guarna