ELEZIONI CALABRIA 2011 – Sul voto delle amministrative interviene Pino Soriero, già sottosegretario ai trasporti nel primo governo Prodi e dirigente del Partito Democratico. L’esponente politico analizza il voto in Calabria partendo da alcune considerazione in merito espresse dal senatore Musi commissario del PD in Calabria. Scrive Soriero: “E’ appena il caso di ricordare al sen. Musi che, nel fare l’analisi del recentissimo voto amministrativo, non può porsi come se fosse il segretario regionale del PD in Piemonte o in Lombardia! E’ ancora il commissario del PD in Calabria e deve innanzi tutto analizzare rigorosamente i risultati elettorali in questa regione molto difficile.Alle comunali il PD è crollato sotto il 10% a Cosenza, a Reggio e addirittura a Catanzaro si ferma al 6%.
Da Gerardo Chiaromonte e Pio La Torre, partecipando alla Direzione del PCI, ho appreso che “la questione urbana nel Mezzogiorno” va analizzata e affrontata in tempo e che per convincere davvero gli elettori incerti a votare nei ballottaggi il messaggio politico dev’essere molto rigoroso, critico ed autocritico. Così oggi coraggiosamente il PD sta facendo in altre zone d’Italia.
Ho presenti le responsabilità che a più livelli hanno dissipato in pochi anni un patrimonio prezioso in Calabria e nella Provincia di Catanzaro dove il centro sinistra anche nelle sconfitte più cocenti era almeno al 35,89% (2008 elez.prov.) e al 35,19 (2010 elez.reg.). Oggi è rimasto inchiodato al 16 % circa. Perché? Si poteva fare di più e prima?La disgregazione del PD e del centro sinistra ha agevolato solo la destra ! La battaglia di rinnovamento, necessaria, andava condotta con determinazione e con intelligenza politica. Ed invece a CZ per allargare l’alleanza iniziale di centro sinistra ci son volute battaglie politiche aspre, documentate sulla stampa, contro i “sostenitori dell’autarchia”.
Si sono persi incoscientemente mesi preziosi per arrivare all’attuale 12,8% se si sommano i risultati delle tre liste(Pd, Ciconte e Giovani). E addirittura in esse circa un terzo dei candidati non raggiunge i 10 voti e ben 13 di essi registrano zero voti.
I dati elettorali dicono chiaramente che il PD non ha saputo aiutare lo sforzo coraggioso e innovativo che alcuni candidati, a partire da Salvatore Scalzo a Catanzaro, hanno saputo sprigionare.
Al tesseramento concluso burocraticamente entro il 31 Gennaio 2011 non è seguita alcuna iniziativa di vero confronto politico. Proprio Musi e i suoi collaboratori non si sono resi conto che, mentre predicavano “il rinnovamento col lanciafiamme”, prevalentemente sui giornali e su Facebook, non riuscivano a costruire liste in grado di attrarre il consenso degli elettori. Alla fine hanno rabberciato liste che hanno precluso l’ingresso in Consiglio proprio a energie giovanili preziose.
Più volte ho paventato questo rischio, con lettere riservate e sulla stampa, sostenendo le proposte di rinnovamento di Valerio Donato prima e Salvatore Scalzo poi, ma Musi è andato avanti con superficialità e scarsa conoscenza delle realtà territoriali. Le attese salvifiche del commissariamento del PD da tempo sono state vistosamente deluse e dissipate in una sfibrante attesa d’iniziativa politica più volte annunciata e mai realmente costruita.
Ora le energie positive del PD e del Centrosinistra lavorino per i ballottaggi alacremente e serenamente, senza proclami e ingiunzioni sui giornali. In Calabria siamo ancora in tempo per valorizzare il meglio dell’esperienze politiche, cultuali e amministrative e per dimostrare di essere un partito credibile, davvero democratico nel metodo e nel merito, giacchè il vero rinnovamento si pratica e non si predica soltanto sui giornali – Catanzaro 18 maggio 2011,
Giuseppe Soriero, iscritto al PD