SATELLITE UARS – Sul sito della Protezione Civile vengono periodicamente pubblicati dei comunicati in cui si forniscono aggiornamenti sull’evoluzione della situazione del Satellite Uars. In uno degli ultimi, fra le altre cose, sono fornite delle indicazioni di massima alle popolazioni delle zone interessate dalla possibile caduta dei frammenti del satellite su come comportarsi. Nel comunicato si sottolinea in ogni modo “che eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi”. Tuttavia si danno le seguenti indicazioni che vi riportiamo estraendole dal comunicato delle 19,30 del 23 settembre 2011 pubblicato sul sito della Protezione Civile a cui vi rinviamo per maggiori dettagli:
– è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti;
– i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
– all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi);
– è poco probabile che i frammenti siano visibili da terra prima dell’impatto;
– i frammenti di satellite possono sprigionare gas tossici (idrazina). Chiunque avvistasse un frammento dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità e comunque dovrà mantenersi a un distanza di almeno 20 metri.