ORA SOLARE 2011 – L’evento è semplice da raccontare ma è destinato a cambiare le abitudini di milioni di persone per diversi mesi. Alle tre di notte fra sabato 29 ottobre 2011 e domenica 30 ottobre 2011 torna l’ora solare. Ciascuno di noi dovrà portare l’orologio un’ora indietro cosicchè dormirà un’ora in più, recuperando quella che ha perduto in occasione dell’arrivo dell’ora legale (31 marzo 2011) che conclude il suo periodo e dovrà attendere la prossima primavera 2012 prima di ripartire.
Sugli effetti che il cambiamento potrebbe produrre sulla salute ci si è sempre interrogati, ma è difficile dare una risposta oggettiva. C’è chi sostiene che a farne le spese potrebbero essere principalmente i bambini che essendo meno capaci di adattarsi ai cambiamenti rispetto agli adulti potrebbero avere disturbi del sonno, facendo fatica ad addormentarsi.
In ogni modo l’ora solare è stata per secoli la regola non esistendo quella legale essendo stata adottata quest’ultima in Italia nel 1916 per restare in uso fino al 1920 per poi a più riprese fra il 1940 e 1948 essere abolita e ripristinata. Dal 1965 adottata con legge l’ora legale, in Italia durante l’anno quest’ultima si alterna con l’ora solare anche se il periodo di vigore ha subito nel corso degli anni dei mutamenti. Attualmente l’ora solare inizia l’ultima domenica di ottobre e resta in vigore fino all’ultima domenica di marzo. Quindi quest’anno il passaggio dall’ora legale all’ora solare avverrà domenica 30 ottobre 2011 03:00 am —> 02:00 am mentre il passaggio dall’ora solare all’ora legale avverrà domenica 25 Marzo 2012, 2:00 —> 3:00.
Trattando dell’ora solare dunque è inevitabile fare riferimento anche a quella legale giustificata da chi l’adotta per ragioni di risparmio energetico. Non tutti i paesi del mondo però adottano l’ora legale (quindi mantengono sempre l’ora solare) anche se si tratta di un ridotto numero. Fra questi c’è il Giappone, al quale dopo la seconda guerra mondiale, le truppe di occupazione americane tentarono di far introdurre l’ora legale, ma fu abolita ben presto avendo la decisione incontrato la forte ostilità dei contadini nipponici. Anche il Ministero dell’Educazione (si chiama così il Ministero dell’Istruzione Giapponese) è contrario sostenendo che un’ora di sole in più pregiudichi l’impegno degli studenti. Abbiamo citato il caso del Giappone perché qualche anno fa “l’associazione nazionale scientifica del sonno” del paese nipponico ha realizzato una ricerca che dimostrerebbe i rischi di insonnia con l’introduzione dell’ora legale, considerando ques’ultima “un attentato alla salute psicofisica della popolazione”. Come dire: “visto che sta arrivando, godiamoci l’ora solare finché dura”.