Soverato, l'Arcivescovo Bertolone in città domenica ha celebrato la messa

SOVERATO – L’Arcivescovo della Diocesi di Catanzaro-Squillace, Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Bertolone ha presieduto domenica 6 novembre 2011 l’Eucarestia nella chiesa parrocchiale di Soverato. E’ stato il suo primo ingresso ufficiale nella Comunità ecclesiale. Un’iniziativa dal Parroco Don Tobia Carotenuto al quale dopo i saluti del Sindaco Leonardo Taverniti, è toccato rivolgersi al Vescovo davanti alla comunità per la quale ha chiesto la benedizione dell’alto prelato. Don Tobia nel suo lungo discorso ha descritto la reatà in cui egli opera e ha spiegato fra le altre cose che “Soveratoè un angolo di benessere naturale, se pure in qualche suo punto un po’ deturpata dallo sfregio edilizio e talvolta defraudata da qualche interesse di parte che distrae da una chiara coscienza del bene comune.  Questa nostra comunità in alcune particolari situazioni – ha proseguito Don Tobia – si fa annebbiare da una certa tendenza relazionale che si preoccupa più dell’apparire che dell’essere”. Don Tobia però ha messo in evidenza le risorse umane della città come la presenza di vari istituti scolastici statali e  le due scuole di ispirazione cattolica, secondo la tradizione di don Bosco: l’Istituto dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice che si inseriscono in un contesto pieno di fermenti culturali e di un associazionismo capace di incidere positivamente sulla vita cittadina. Una descrizione dettagliata, quella di Don Tobia, in cui non sono mancati i richiami ad eventi che hanno segnato la recente storia dell’intero territorio del soveratese che ha conosciuto negli ultimi anni anche “il dramma e la desolazione di due morti ammazzati per ‘ndrangheta”. Un contesto in cui le parole chiavi  “educazione” e “cultura” è sembrato capire dalle parole di Don Tobia, si sono rivelate  un efficace strumento per assicurare l’azione di evangelizzazione della Chiesa in ciò favorita dall’iniziativa della Comunità ispettoriale salesiana che  “sei anni fa operò la scelta della Unificazione delle due Comunità religiose, quella dell’Istituto e quella della Parrocchia. Esse, prima autonome, oggi godono di un’unitarietà non solo di governo nell’unico superiore, ma anche di pastorale nella persona del parroco”. Quanto al mondo della cultura il leit motiv del discorso di Don Tobia sembrava richiamare, anche se mai citandole, alcune interessanti riflessioni  di Jakc Maritain che più di ogni altro avvicinò gli intellettuali cattolici alla democrazia staccandoli da posizioni più tradizionaliste. Il Vescovo Vincenzo Bertolone, conosciuto non solo per il ruolo ricoperto ma anche per essere un fine intellettuale autore di diversi libri fra i quali uno degli ultimi: “Aspetti giuridici e attenzioni carismatiche nelle esperienze di aggregazioni, Federazioni. Fusioni e unioni di Istituti di Vita Consacrala (centro Studi Usmi 2006)” e anche autore di articoli di vario argomento pubblicati su “L’Osservatore Romano”, nella sua omelia ha evidenziato l’importanza del dare il giusto significato alla propria vita di fedele, attraverso un aneddoto tratto dalla vita di San Carlo Borromeo. Il Presule ha ricordato infine le vittime di Genova rivolgendo a loro una preghiera,  ha apprezzato il discorso del parroco Don Tobia e ha ringraziato la città per l’accoglienza riservatagli. Al termine della Santa Messa, sono stati consegnati al Vescovo due doni: uno a nome del sindaco a nome dell’Amministrazione Comunale e l’altro dal consiglio Pastorale (Cep).

f.g.

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