SCUOLA PERSONALE IN ESUBERO – Per capire quali scenari si prefigurano nel comparto scuola e non solo con la nuova finanziaria 2012 è opportuno dare uno sguardo alla normativa conseguente alla cd legge di stabilità da poco approvata. E’ necessario leggerla attentamente perché l’applicazione del decreto legge sul maxi-emendamento della legge di stabilità economica è foriero di tante novità per il personale della pubblica amministrazione per i mesi che verranno. Fra queste rileviamo l’art. 16 così titolato: “disposizioni in tema di mobilità e collocamento in disponibilità dei dipendenti pubblici” che conviene leggere attentamente per capire cosa si prospetta per i dipendenti pubblici in cui sono compresi naturalmente i dipendenti dell’amministrazione scolastica pubblica. In sostanza per i il personale ausiliario, tecnico e amministrativo (cd personale ATA) e i docenti dichiarati soprannumerari si prefigura l’applicazione dell’istituto della mobilità, ovvero coloro che sono in esubero potranno chiedere di essere assunti per due anni in un altro ramo della P.A. sulla base dei titoli posseduti e se non vi riusciranno e non torneranno ad essere riassorbiti dal proprio comparto sembrerebbero destinati a perdere interamente la retribuzione che nei due anni di collocamento in disponibilità conseguente al fatto di essere soprannumerario sarà ridotta all’80%. Infatti all’art. 16 comma 8 si legge: “….dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e il lavoratore ha diritto ad un’indennità pari all’80 per cento dello stipendio e dell’indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di ventiquattro mesi…”. Non si parla di licenziamento ma si dice che la retribuzione all’80% sarà per un massimo di 24 mesi. E trascorsi i due anni senza essere riassorbiti o essere passati ad un altro ramo della pubblica amministrazione, che ne sarà dello stipendio del personale scolastico? Forse adesso comincia a diventare più chiara l’espressione lacrime e sangue.