Monti salverà l’Italia? E quale?

POLITICA ED ECONOMIA – Di seguito riportiamo uno “spunto” (così lo chiama) che ci ha consegnato per la pubblicazione William Ranieri originario di Satriano in provincia di Catanzaro.

MONTI SALVERA’ L’ITALIA? QUALE?
(Spunti per riflessioni di politica e di economia) – di William Ranieri

Avremo molto probabilmente un governo formato e presieduto dal professore Mario Monti. Ho letto e sentito in questi giorni che il professore Monti è l’uomo dei Mercati Finanziari, l’uomo della finanza. Questo mi preoccupa.
Ho letto e sentito anche che il professore Monti è compassato, serio, che non ride mai e non sa raccontare barzellette.
Anche questo mi preoccupa.
Il professore Monti sicuramente è un economista di chiara fama (andando indietro con la memoria, ricordo che era molto apprezzato già da assistente universitario; si chiamavano così, allora, coloro che intraprendevano la carriera universitaria), ma ritengo si possa condividere l’opinione di coloro che sottolineano la scuola di pensiero e di appartenenza del professore Monti, quella scuola di pensiero che, per i pochi libri di economia che ho letto, è stata sempre più interessata allo studio delle funzioni per la massimizzazione del profitto, che non a quelle funzioni per la distribuzione della ricchezza. Per altro non sono mancate in Italia esperienze riconducibili a questa scuola di pensiero (di Monti ndr); esperienze che hanno portato alla riduzione del 25/30% dell’ammontare delle pensioni (l’ammontare, non il potere di acquisto; questo si è ridotto di più) e ad elevare la precarietà ad istituto fondamentale del mercato del lavoro. Si è trattato comunque di esperienze riconducibili direttamente alla sinistra o alla destra.
Oggi i due partiti maggiori, PD e PDL, agiscono invece insieme; pur con qualche lieve distinguo dichiarano di appoggiare entrambi la nascita del governo Monti (mi ricorda un po’ la nefanda esperienza del compromesso storico, anche se questo con obiettivi diversi).
Questo mi preoccupa ancora di più.
Ci sono voluti venti anni per ridurre le pensioni e promuovere a sistema la precarietà, oggi con la convergenza di PD e PDL verso il Governo Monti si corre il rischio di arrivare in poche settimane ai licenziamenti facili e ad una ulteriore revisione in peius delle pensioni. Per non ammettere le rispettive sconfitte PD e PDL, dopo essersi fatta la guerra, sono costretti adesso a dire signorsì ad un governo che dovrà rispondere necessariamente più che alle richieste della Merkel e di Sarkozy, alla casta delle caste, quella dei mercati finanziari, i cui interessi non sono mai coincisi con quelli del lavoro e dell’occupazione.
Sorge allora spontanea la domanda: quale Italia salverà il professore Monti?

William Ranieri

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