TUMORE AL SENO – Uno studio pubblicato su “Lancet” (a cui si rinvia per maggiori dettagli e chiarimenti) si è soffermato sugli effetti del farmaco sulla densità ossea dell’exemestano, un inibitore dell’aromatasi che viene usato principalmente per il trattamento del carcinoma mammario avanzato nelle donne in stato di post-menopausa sulla densità ossea. Una ricerca però presentata al congresso mondiale di oncologia a Chicago recentemente avrebbe messo in evidenza anche l’efficacia preventiva del farmaco somministrato su circa 4500 donne tutte con fattori di rischio. Il farmaco sarebbe in grado di ridurre di circa il 65% il richio di tumore al seno. Secondo la ricerca pubblicata su Lancet le donne che assumono exemestano dovrebbe sottoporsi ad un controllo frequente delle ossa e soprattutto valutare un maggiore apporto di calcio e vitamina D. Infatti dopo due anni di trattamento con Exemestane la densità minerale presente nelle ossa tende a diminuire provocando la riduzione della massa ossea e aumentando di conseguenza il rischio di fratture.