A Satriano la campagna elettorale in corso ancora non si è accesa come si è solitamente abituati. Forse ragioni strategiche o altre, ma il classico botta e risposta del comizio, della conferenza stampa, dell’intervista televisiva, delle pubbliche esternazioni fra i due contendenti candidati a sindaci Michele Drosi e Mimmo Battaglia tarda ad arrivare. Vero è che le liste in corsa sono due: La Nuova Satriano di Michele Drosi e Impegno Comune per Satriano di Domenico Battaglia, e un faccia a faccia non sarebbe neanche difficile organizzarlo. Faccia a faccia che Michele Drosi ha auspicato nei comizi tenuti dalla sua coalizione. Infatti qualche giorno addietro, nel centro storico satrianese l’attuale primo cittadino ha sfidato pubblicamente ad un confronto il suo avversario: “scelga luogo, data e moderatore – ha detto Drosi – io sono pronto al contraddittorio”. La sfida lanciata da Drosi ha fatto molto parlare in città ma non ha ricevuto ancora alcun riscontro. Attese strategiche? Forse Drosi sa destreggiarsi con i media e allora forse è meglio attendere il momento giusto? Per il momento solo supposizioni che però fino a quando non troveranno una smentita ufficiale sono destinate ad alimentarsi. Fabio V Massimo, generale romano detto il temporeggiatore durante il suo mandato contro Annibale usò come tattica militare una guerriglia con l’obiettivo di stremare le forze dell’avversario. Fu una linea politica che però lo rese impopolare tanto che il Senato non gli confermò i poteri dittatoriali per poi ricredersi dopo la sconfitta di Canne e la riconquista da parte di Fabio Massimo di Taranto, roccaforte di Annibale. Vero è che “guerriglie” e “forze stremate” a Satriano per il momento non se ne vedono. Piuttosto c’è l’appello ad un confronto pubblico all’ avversario Domenico Battaglia partito da Michele Drosi che – per restare all’epoca romana – alla maniera di Cicerone ha lanciato la sua sfida. Le Catilinarie sono in corso per Drosi dunque ma – è il caso di ricordare – i protagonisti di esse sono due (Cicerone e Catilina) e per il momento se ne vede e se ne sente solo uno. Il quale, per tornare all’epoca moderna, più che a Cicerone e Catilina sarebbe accostabile a quel Tony Manero protagonista di “Saturday fever” e impersonato da John Travolta capace di infiammare il pubblico che lo vede esibirsi nelle piste da ballo che per Drosi sono diventate invece le piazze dove sta tenendo le sue arringhe.
Fabio Guarna