EFFETTO SPENDING REVIEW – In Italia sono 149 stando alle ultime news gli ospedali che sono a rischio chiusura. L’effetto che si potrebbe definire “Spendig review” si abbatterebbe sulla pubblica amministrazione dove potrebbero essere 200mila i posti tagli dagli organici. Per quanto riguarda la Calabria da un elenco pubblicato sul Corriere della Sera che tiene conto di alcuni dati presenti nella banca dati del Ministero Salute, nella lista degli Ospedali a rischio figurano: Ospedale civile Praia a Mare (Praia a Mare); Ospedale Generale di Zona (Lungri); Ospedale Civile Minervini (Mormanno); Ospedale di San Marco Argentano (San Marco Argentano); Stabilimento ospedaliero Cariati (Cariati); Stabilimento ospedaliero Trebisacce (Trebisacce), P.O. Beato Angelico (Acri), Inrca (Cosenza), Ospedale civile (San Giovanni in fiore), Ospedale San Biagio (Chiaravalle Centrale), P.O. Tropea (Tropea), P.O Soriano Calabrro (Soriano Calabro), P.O. Serra San Bruno (Serra San Bruno), Ospedale civile Siderno (Siderno); Ospedale civile Gerace (Locri); P.O. “F. Pentimalli” (Palmi); P.O. “Maria Pia di Savoia” (Oppido Mamertina); P.O. “Principessa di Piemonte” (Taurianova); P.O. “Giovanni XXIII” (Gioia Tauro); Ospedale “Scillesi d’America” (Scilla). Si tratta in tutto di 20 strutture ospedaliere di cui 9 in provincia di Cosenza, 1 in provincia di Catanzaro, 3 in provincia di Vibo Valentia e 7 in provincia di Reggio Calabria. Alcuni sono già in fase di riconversione. Secondo le ultime notizie rimbalzate sul web il Ministro Balduzzi ha chiarito che “nessuna misura sarà imposta da Roma” ovvero non vi sarà nessuna imposizione senza il consenso delle regioni.
[AGGIORNAMENTO]Dal decreto legge sulla “spending review” sarebbe stato eliminato il provvedimento che prevedeva il taglio automatico delle strutture con meno di 80 posti letto. Il documento dovrebbe approdare alle 17,00 del 5 luglio 2012 al Consiglio dei Ministri.