“Sentirla calda” è un’espressione gergale per indicare un particolare stato di positività, un’attitudine al successo nel momento sportivo.
Essere “hot”, “on fire”, come dicono i telecronisti del basket a stelle e strisce. Quei momenti, quei minuti magici che sembrano consentire la perfezione, solitamente preclusa agli umani.
Di Natale, quando si gioca a Udine ed è ispirato, è caldo, caldissimo. Pensate al pranzetto servito ieri al suo vecchio compagno Handanovic.
Totò è il Maradona del Friuli, immarcabile per la difesa improvvisata da Stramaccioni.
Anche senza Ranocchia, si salta che è un piacere. Totò invece si esalta. Copione già visto, show di tecnica, funambolismo, rapina e standing ovation del pubblico di casa.
I cardi sono così, ops volevo dire i caldi….No, forse anche Icardi.
Il giovane bomber argentino della Samp, nato a Rosario (città di Messi e Che Guevara), rivoluziona i canoni calcistici e con una doppietta guida la Samp a un’impensabile vittoria a Torino contro la Juventus.
La prima rete è frutto della disattenzione di Peluso e di una papera abbastanza grossolana di Buffon, spesso in ritardo quando si tratta di respingere tiri simili alla conclusione di Guarin che aiutò Milito a profanare il nuovo stadio bianconero.
La seconda segnatura è invece generosamente costruita da……..Peluso e ancora Buffon.
Il terzino ex Atalanta inizia in maniera disastrosa la sua esperienza a Torino. L’emozione ci sta, il pressapochismo no. Peluso sottovaluta Icardi e Mauro, già primavera del Barca, punisce il portierone della nazionale per ben due volte. Un sogno per un giovane che si scaldava solo a Maxi Lopez esausto…..
La Juve ha pescato spesso bene in casa Atalanta, basti pensare a Vieri e Inzaghi, ma da quando ha preso Padoin, ha forse deciso di riconoscere un tributo sacrificale agli orobici.
Una squadra senza una prima punta di caratura, continua a comprare giocatori maturi, segnalatisi per una discreta carriera in B e qualche lampo in serie A.
E’ questa la Juve che può ammazzare il campionato e crescere in Champions?
Forse no…..
I caldi sono quei bomber in forma, “on fire” appunto.
Poi ci sono i freddi, gli spietati, quelli abituati a segnare sempre e a punire il portiere avversario come un toro matato dalle banderillas.
Sì, mi riferisco proprio al matador Cavani, autore dell’ennesima tripletta della sua già straordinaria carriera in A.
Annichilisce la Roma con tre reti esemplari del suo immenso repertorio: tecnica, astuzia, elevazione.
Dopo Radamel Falcao è il più forte al mondo in quel ruolo. Zeman crede che si possa marcare come se fosse Sforzini ed Edinson rifila tre panettoni ai giallorossi, consegnandoli nel termine ultimo perché si possa fare festa.
L’Epifania porta via non solo le feste, ma anche le paure. Hanno preso più coraggio anche a Pescara. Vincere sul campo di questa Fiorentina, con le reti di due stranieri semisconosciuti, è un bel numero
La befana vien di notte, con le scarpe che furon di Rocchi e il vestito alla romana, viva, viva Vladimir Petkovic!
Il rigore che ha permesso alla Lazio di avere la meglio sul Cagliari è un regalo in anticipo, però la solidità espressa dai biancazzurri è il capolavoro visibile di un allenatore bosniaco, arrivato a fari spenti, ma di grande valore.