Olio extra-vergine: per la Calabria buoni risultati dalla legge salva-olio

Cominciano a farsi i primi bilanci e tirarsi le prime somme sulla legge denominata salva-olio, approvata sul finire del 2012 che è stata salutata con entusiasmo dalla Coldiretti Calabria e voluta dalla Coldiretti e che ha ottenuto l’unanimità dei voti in Parlamento. A rendere noti i primi dati è la Coldiretti Calabria che in un comunicato fa presente  “i dati che giungono confermano che gli obiettivi che la legge si era posto sono andati a bersaglio. Le norme sulla qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini, che hanno introdotto una serie di obblighi, controlli e regole di etichettatura per smascherare i furbetti dell’extravergine comincia a dare buoni frutti”. Una legge che con la sua attuazione ha fatto sì che in Calabria – spiegano dalla Coldiretti – si registrasse – una diminuzione dell’olio straniero che fa registrare complessivamente nell’anno un meno 4% con una punta a dicembre che sfiora il 20%”. Dati che secondo la Coldiretti Calabria potrebbero consolidarsi. Non solo ma un altro effetto della legge, seppur non ne rappresentasse uno degli obiettivi da raggiungere è stato che “sono aumentate le esportazioni di olio verso l’estero e questo è un segnale che va nella ricerca della qualità. Un altro effetto degno di nota, è che il prezzo all’origine dell’extravergine è aumentato tra il 20 e il 25%  e questo, commenta Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, ‘remunera il produttore senza gravare sul consumatore’. Una legge fortemente voluta dalla Coldiretti e approvata all’unanimità dal Parlamento, si sta rilevando decisiva ed importante per il prodotto simbolo dell’agricoltura calabrese ed aiuta gli imprenditori a salvare uliveti che potevano essere abbandonati con i prezzi precedenti che non erano remunerativi per i produttori”.