GOVERNO LETTA – Abbiamo avanzato in un precedente post l’ipotesi di un Ministro della Pubblica Istruzione per il prossimo governo che fosse un alto funzionario ministeriale con molta esperienza nel settore. Una vera novità che aiuterebbe a superare, diversamente da quello che accadrebbe se fosse nominato il solito politico, il refrain senza sosta della distanza fra cittadini e politici. E soprattutto sarebbe utile per affrontare “dal basso” con competenze tecniche, o meglio senza troppi filtri della politica, problematiche spesso generate da miopi “atteggiamenti” sindacali o politici. Nel caso però non si decida di seguire questa linea un pensiero da parte di Enrico Letta a confermare l’attuale Ministro Francesco Profumo non sarebbe una cattiva idea. Vero è che Profumo è stato un Ministro tecnico ma è stato soprattutto un Ministro che non ha mai sacrificato, pur davanti ad una situazione drammatica, di considerare e far considerare all’interno dell’esecutivo del Governo Monti, il settore scuola e cultura come un irrinunciabile volano su cui investire. Per quel poco tempo che ha avuto e per quel poco che è riuscito a programmare, Profumo ha lasciato delle idee tentando di praticarle. Ha diretto molte sue azioni guardando alla scuola non solo come scuola italiana ma considerandola scuola europea, pur trovandosi davanti ad un pachiderma di burocrazia difficilmente superabile (si pensi alle norme sul reclutamento dalle figure più basse ai massimi dirigenti). Insomma Profumo potrebbe restare, perché in fondo sarebbe stato interessante capire come avrebbe praticato le sue idee. Senza dimenticare che l’esperienza di Rettore del Politecnico di Torino, lo rende “uomo di scuola”, consapevole dei problemi del mondo accademico che ha vissuto e vive. E se sul web circola il suo nome e si ipotizza una sua conferma al Miur, pensiamo che non sia una cattiva idea !! E lo facciamo circolare anche noi. f.g.