Soverato, Antonio Ingroia incontro con gli studenti

da sx Ingroia, Torreale, De Masi e Guarna
da sx Ingroia, Torrealta, De Masi e Guarna

SOVERATO – Si è tenuto nei giorni scorsi presso la Sala Conferenze dell’Istituto Tecnico Economico “Antonino Calabretta” di Soverato, la presentazione dei libri “Processo allo Stato” di Maurizio Torrealta e “Io so” di Antonio Ingroia. L’iniziativa promossa dall’Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti in collaborazione con la scuola soveratese e l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro si è inserita nel percorso di educazione alla legalità che i giovani dell’Istituto stanno seguendo. Dopo i saluti del Dirigente Scolastico dell’Itc, Gilio De Masi e di Carlo Mellea, Presidente dell’Osservatorio, nonché di Emilio Verrengia presidente del consiglio Provinciale hanno preso la parola Maurizio Torrealta, giornalista e autore di “Processo allo Stato che ha raccontato la sua esperienza di giornalista d’inchiesta che lo ha portato a scrivere il libro che presentava e infine Antonio Ingroia, magistrato e autore del libro “Io so”. Gli interventi sono stati coordinati dall’avv. Fabio Guarna, pubblicista e autore di alcune pubblicazioni sul tema della riforma della giustizia. La presenza di Ingroia ha generato molta attenzione della stampa non solo locale e fra i giornalisti presenti c’era l’inviato delll’Ansa che ha approfittato dell’occasione per ricevere una dichiarazione del magistrato di Palermo a margine del convegno. Convegno in cui non si è affatto trattato – è corretto precisarlo – di questo argomento. Si tratta della vicenda che riguarda la decisione del Csm di assgnare ad Aosta il magistrato palermitano. Per Ingroia che ha anticipato non volere fare processi alle intenzioni”, ”l’effetto della delibera del Csm è stato penalizzante” e che “contro di essa ricorrerà con i rimedi giuridici consentiti a cominciare dal Tar”. Un provvedimento adottato nei suoi confronti che secondo Ingroia ”se non è stato punitivo certamente è stato penalizzante. “Non è vero – ha aggiunto Ingroia – che l’unica destinazione per me era Aosta, al contrario Aosta non è consentita. Piuttosto – a giudizio di Ingroia – egli poteva essere assegnato alla procura nazionale antimafia.