Il re delle banalità che espresse con sfacciata evidenza nascondevano in realtà ironia colta e intelligente, se n’è andato. Massimo Catalano, famoso per le sue “catalanate” nel programma cult degli anni ’80, “Quelli della notte” inventato da Renzo Arbore, si è spento in Umbria nella sua villa di Amelia. Classe 1936, Catalano era ammalato da diverso tempo. Di professione trombettista era anche un intellettuale sui generis. Negli anni ’60 con il gruppo dei “Flippers” lanciò in Italia il cha cha cha. Nei flipper c’era Massimo Catalano alla tromba, il fratello Maurizio al contrabbasso, Franco Bracardi al pianoforte, Fabrizio Zampa alla batteria, Romolo Forlai alle percussioni e nel 1961 per un solo anno, Lucio Dalla al clarinetto. Indimenticabili le sue “perle dell’ovvio” come “Meglio sposare una donna ricca, bella e intelligente che una donna brutta, povera e stupida” o “è meglio essere ricchi e sani che poveri e malati”, o ancora “è molto meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira. Addio Catalano !!