Ci limitiamo a scrivere su questo post solamente che Google con un Doodle in occasione dell’anniversario della nascita, ha deciso – ed ha fatto benissimo – di ricordare Søren Kierkegaard, il filosofo considerato il padre dell’esistenzialismo. Per dovere di cronaca aggiungiamo che non tutti gli studiosi lo considerano il padre ma sottolineiamo di avere precisato questo solo per dovere di cronaca perché – pur non essendo questa la sede per affrontare il dibattito, chi scrive appartiene alla corrente che vuole Kierkegaard, padre dell’esistenzialismo. Giocoforza, dopo questa premessa il titolo del post è d’obbligo. Quanto al filosofo, teologo e scrittore danese che avrebbe compiuto il duecentesimo compleanno, essendo nato il 5 maggio 1813 a Copenaghen e morto nella stessa città scandinava l’11 novembre 1855 a soli 42 anni, ci limitiamo a riportare qualche suo frase che riassume parte del suo pensiero come ad esempio: “Se l’io sceglie di volere se stesso, cioè sceglie di realizzarsi, viene messo di fronte alla sua limitatezza e all’impossibilità di compiere quanto ha deciso”; e ancora: “Se l’io sceglie di non volere se stesso e quindi di esser altro da sé, si scontra nuovamente con un’altra impossibilità”; “L’angoscia è la vertigine della libertà”. È giusto ricordare in merito alle opere di Kierkegaard che esse non portano il nome dell’autore, ma uno pseudonimo. Scorrendo il mouse sul Doodle di Google si legge: Søren Kierkegaard 200th Birthday (200° compleanno di Søren Kierkegaard o due secoli dalla nascita di Søren Kierkegaard che fa più effetto) mentre cliccando su di esso si ottengono i risultato della chiave di ricerca: Søren Kierkegaard.