Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare, affermava nel monologo finale di Blade Runner, Rutger Hauer nei panni del replicante Roy Batty. E leggendo le notizie che rimbalzano sul web di un possibile trapianto di testa che sarebbe praticabile nei prossimi anni, vengono in mente scenari da fantascienza. Chi afferma esistano in un prossimo futuro le possibilità tecniche di fondere due tratti del midollo spinali di due persone diverse è Sergio Canavero, neurochirurgo in una intervista rilasciata al settimanale Oggi. In sostanza si tratta di un progetto avviato e pubblicato su una rivista on-line, Surgical Neurology International che prende il nome di Head Anastomosis Venture with Cord Fusion più brevemente HEAVEN/GEMINI. Il progetto nella comunità scientifica ha generato molte perplessità e scetticismo sulla sua reale praticabilità e si presta peraltro anche a importanti riflessioni di ordine etico. Non fa meraviglia, dunque, se lo stesso Canavero abbia dichiarato che la società civile dovrebbe già cominciare a pensarci stabilendo il modo per regolamentare questa procedura. A beneficiare di un trapianto della testa potrebbe essere un soggetto tetraplegico pronto a ricevere da un soggetto deceduto con determinate caratteristiche la parte di midollo spinale utile per curare la sua patologia. Vero è che la notizia va presa con molta cautela perché il rischio che si alimentino false speranze è sempre alto in questi casi. Si tratta di un intervento chirurgico – come spiegano esperti del settore – che presenta difficoltà tecniche enormi. Per il momento conviene non assumere le vesti – per tornare alla premessa di questo post – del replicante Roy Batty.