
BARCELLONA – Quanti osservando il Doodle di Google inserito nella home page del 25 giugno 2013 per celebrare l’anniversario della nascita dell’architetto spagnolo Antoni Gaudí hanno pensato a Barcellona? Tanti. E quanti non hanno associato la figura del maestro dell’Art Nouvea alla Sagrada Família? Tanti. Ebbene se un effetto il Doodle molto probabilmente l’avrà generato nella prospettiva di un interesse sulla figura di Gaudí, un altro potrebbe essere anche quello di spingere più di una persona a pensare di trascorrere qualche giorno di vacanza in Spagna per visitare Barcellona che deve tanto a Gaudì. Cosicché messa da parte la rambla e la movida della città catalana, si potrebbe programmare un paio di giorni solo per vedere le opere del celebre architetto, esponente del modernismo catalano. Del resto c’è chi fa tappa a Barcellona con l’esclusivo fine di ammirare le opere di Gaudì e chi invece le incrocia girando per la città. Quali sono le cose da non perdere andando a Barcellona allora di Gaudì? Sicuramente le sue case: Pedrera, Batllò; i suoi giardini: Park Guell ed ovviamente la Sagrada Família, la grande basilica cattolica (minore) divenuta una tappa obbligata per chi visita Barcellona. Un’opera monumentale incompiuta che il 7 novembre 2010 è stata consacrata da Papa Benedetto XVI ed elevata nell’occasione al rango di Basilica minore. Si pensa che la conclusione dei lavori iniziati 127 anni fa, possano avere come data il 2026.