Arriva il caldo e il cambio del guardaroba non può essere più rimandato. Con la crisi – qualcuno dirà – si prevede un calo degli acquisti, ma è difficile credere che bikini, costumi da bagno e altro abbigliamento da esibire in spiaggia non avranno il loro buon mercato. Le donne, le protagoniste della caccia al più bel costume 2014, sono già pronte a scegliere, molte hanno già scelto. Ed è un’abitudine che ha lontane radici nel tempo se pensiamo alla famosa donna in bikini che appare nei mosaici romani di Villa del Casale a Piazza Armerina. E senza dimenticare il “Dr. No Bikini”, indossato da Ursula Andress in “Agente 007 – Licenza di uccidere”, considerato un monumento nella storia del costume a due pezzi. Ma tornando ad oggi, c’è chi preferisce il capo firmato e chi non bada alle griffe. E forse chi non pensa al costume firmato fa bene perché in questi casi e forse più che mai vale l’antico detto: “non è l’abito che fa il monaco”. Sicché, bikini o altri indumenti a parte, quello che veramente conta e desta attenzione è quello che ci sta sotto, ossia le forme di chi indossa l’uno o gli altri. In ogni modo il primo dilemma che si trovano innanzi le aspiranti acquirenti del più bel costume è se scegliere quello intero a un solo pezzo o il bikini. Le più timide e magari più all’altezza di sfilare lungo il bagnasciuga – sbagliano sapendo di sbagliare – e scelgono il primo, altre invece capiscono che è arrivato il momento del bikini e decidono di comprare e indossare quello dai variegati colori tenuto su da un leggerissimo laccio. Ma di modelli ce ne sono veramente tanti. Vero è che dietro quella scelta spesso si nasconde un anno trascorso in palestra o ai centri estetici, per la grande esibizione estiva, e in questi casi la decisione diventa più complicata per le protagoniste che temono di non riuscire a valorizzare sufficientemente gli sforzi fatti nei “centri di bellezza”. Ma avviene talvolta che la materia è sorda, come direbbe Dante, “all’intenzion dell’arte”. Cosicché è forse proprio il caso di dire che letterina o velina si nasce e non si diventa. – Fabio Guarna
