Nomina Mogherini interessante per rapporti Iran ed UE

Federica Mogherini (fonteo Wikipedia)
Federica Mogherini (fonte Wikipedia)

Il turno dell’Italia alla presidenza europea è iniziato il primo luglio e i media si sono concentrati sul discorso di Renzi su riforme e crescita fatto al Parlamento europeo. La presidenza italiana però potrebbe giocare un ruolo importante quanto ad influenza nei rapporti con gli altri paesi del mondo ed in particolare con l’Iran. Infatti non è escluso che i rapporti economici fra Italia e Iran potrebbero diventare più intensi, favoriti anche dal fatto che l’attuale ministro degli Esteri, Federica Mogherini potrebbe sostituire l’attuale responsabile della Politica Estera Ue, Catherin Ashton diventando dunque la delegata europea per le relazioni con l’Iran e anche sulla direzione dei negoziati sul nucleare. Una nomina che però sta trovando alcuni ostacoli anche se sull’italiana c’è l’accordo dei socialisti. Ma c’è anche chi frena per la nomina come il PPE mentre il Wall Street Journal ha espresso forti riserve, bocciando la prospettiva di una politica estera a guida italiana. Vero è che qualche giorno fa sul sito della Radio Televisione della Repubblica Islamica dell’Iran – redazione italiana, è apparsa una nota in cui si analizzava il semestre di presidenza europeo nella prospettiva dei rapporti fra UE e Iran in cui fra le altre cose si rilevava che la lunga storia delle relazioni tra l’Italia e l’Iran nonché la grande vocazione culturale dei due paesi “lascia pensare che il semestre di presidenza dell’Italia sull’Ue, possa essere una grande opportunità per riavvicinare l’Iran e l’Unione Europea e stabilire le basi per rapporti economici ancor più solidi”. Tutto ciò sarebbe ulteriormente favorito – secondo Irib – da una nomina agli esteri della Mogherini ed infatti si legge sulla nota “in Iran gli analisti politici sanno già che la Mogherini ha condotto la sua tesi finale sulla relazione tra religione e politica nell’Islam e quindi pensano che la giovane politica possa comprendere al meglio le considerazioni della Repubblica Islamica nel settore del nucleare”. (f.g.)