SERIE A – Si può dire che il pari nel derby di Milano, al ritorno in panchina, quella nerazzurra, di Mancini, e alla prima stracittadina di Pippo Inzaghi da mister, sia il risultato più giusto, ma è di sicuro uno score che non va bene a nessuna in quanto le due formazioni non approfittano dei mezzi passi falsi di Samp e Napoli, fermate sul pari, a dir poco roccamboleschi contro rispettivamente Cesena e Cagliari col festival del gol annesso e del passo falso per intero della Lazio, quantunque questa sfidasse la capolista Juventus. Il derby, inoltre, mette in luce una saga di errori tecnici.
La Juve mette il numero 31 in classifica grazie ad un Pogba versione enfant prodige ed un Tevez ora a quota 9 reti e solitario in vetta alla classifica marcatori; non regge più di 25 minuti la tattica laziale di aggredire ed affrontare alti i bianconeri che sfoderano un 4312 che pare ingranare sempre più con un Pereyra in gran spolvero nella veste di trequartista. Mantiene il passo la Roma, vincendo seppur a fatica contro l’ Atalanta, passata in vantaggio , ma sciupona sull’1-0, così i giallorosi riassestano il match con una prodezza di Ljaic ed un gol di un Nainggolan, finora inarrestabile ed inesauribile, visto che Garcia pratica il turnover, ma il belga non riposa mai.
Il Chievo agguanta un prezioso pari, ad Udine, rovinando la festa dei friulani per i 200 gol di Di Natale in serie A; sembra il centravanti campano non esser mai sazio e domo a quasi 40 anni suonati.
Il Sassuolo e l’ Empoli, infine, squadre ben messe in campo dai loro allenatori, e costantemente propositive e di qualità, mettono a disagio il Torino, sconfitto in casa e soprattutto il Parma, immobilizzato a quota sei punti, a 4 dalla quart’ultima e con una prossima penalizzazione di almeno due punti per reato amministrativo.ROBERTO TOTINO.