Presentato a Petrizzi (Cz) il libro “A’Ndrangheta – Evoluzione e forme di contrasto”

Cosimo Sframeli e Maria Cilurso
Cosimo Sframeli e Maria Cilurso

PETRIZZI (CZ) – Si è tenuta nei giorni scorsi a Petrizzi, presso Villa Marincola promossa dalla pro-loco la presentazione del libro “A’Ndrangheta – Evoluzione e forme di contrasto” –
Falzea Editore di Cosimo Sframeli, Luogotenente Comandante della Stazione Carabinieri di Vibo Valentia e di Francesca Parisi, Maresciallo in servizio presso il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri di Roma. Sono intervenuti Domenico Paravati, Sindaco di Petrizzi; Maria Giorla, Assessore alla Cultura del Comune di Petrizzi;
Pietro Celia, Presidente della Pro Loco di Petrizzi; Paola Esposito, Presidente dell’Avis di Petrizzi; Elena Piperata, Consigliere Comunale; Antonio Anzani, già Provveditore agli Studi di Catanzaro. Durante la presentazione sono stati letti alcuni passi del libro da parte di alcuni cittadini ed è stato proiettato un video realizzato da Maria Cilurso organizzatrice del’evento sul brigadiere Antonino Marino, vittima di mafia. Maria Cilurso nel video racconta alcuni momenti della sua infanzia e di quando il suo papà, collega del brigadiere, ucciso tornava a casa e di quell’umore, quei silenzi, quella tristezza che una bimba ancora non capiva. Il moderatore della serata è stato il giornalista Fabio Guarna.
“A ’NDRANGHETA” è un libro verità – si legge in una nota diramata dall’organizzazione dell’evento – e, come ogni volta che si sceglie di dire ciò che è vero, dentro le sue pagine si leggono tante ricostruzioni scomode. A metterle insieme, a offrire il collante, pregnante e interessante, della ricostruzione storica marcata con il timbro del vissuto quotidiano sono due graduati dell’Arma. Mettono insieme l’esperienza dell’investigatore dei sequestri di persona, delle guerre di mafia, delle faide, delle estorsioni, del riciclaggio, delle prime grosse partite di cocaina e quella di magistrati che hanno parlato attraverso le sentenze firmate di proprio pugno contro boss e picciotti della ‘ndrangheta calabrese. L’analisi che ne viene fuori è disarmante. Un vero e proprio pugno nello stomaco. In tale contesto, la ’ndrangheta pianifica ed uccide due leali servitori dello Stato appartenenti all’Arma dei Carabinieri, il Brigadiere Carmine Tripodi e il Brigadiere Antonino Marino, entrambi Comandanti. Dentro “A ‘Ndrangheta” ci sono undici capitoli, tutti da leggere, che accompagnano nei meandri dell’evoluzione sociale, economica e parastatale della criminalità organizzata calabrese che, nel tempo, è stata capace di mutare nella forma senza cambiare la sostanza. C’è, un’attenta analisi, curata da Vincenzo Longobardi, del rituale di ‘ndrangheta rinvenuto a San Giorgio Morgeto nel 1963, il c.d. “Codice di Taurianova”. I due autori non sono nuovi a questo tipo di impegno, avendo già, qualche anno addietro, “firmato” “Un carabiniere nella lotta alla ‘ndrangheta”, che ha ricevuto tanti ed importanti premi, tra cui il “Pericle d’Oro 2011, riconoscimento “Gino Gullace” al libro dell’anno; il Premio Letterario Nazionale Corrado Alvaro XI Edizione, Sezione Speciale CdA 2012; la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano.