Capitale Messina: ok al ponte e invita la società messinese ad aprire un dibattito

Gianfranco Salmeri
Gianfranco Salmeri

MESSINA – Non sappiamo se possiamo definirla un laboratorio politico, ma senz’altro “Capitale Messina(link)” è un’esperienza importante della città dello stretto che come spiega uno dei fondatori, Gianfranco Salmeri, vice-presidente e portavoce “immagina Messina quale città europea competitiva. Un luogo dello sviluppo sociale avanzato; una piattaforma per la democrazia; il dialogo culturale e la diversità; un luogo verde, di rinascita ecologica e ambientale; un posto attrattivo e laboratorio di crescita economica”. Non fa meraviglia dunque se nel dibattito che il Premier Renzi ha generato, rilanciando l’idea della costruzione del ponte, Capitale Messina intervenga. Ed è forse proprio il sodalizio messinese il luogo privilegiato per partire da una riflessione seria sull’opportunità di costruire una così importante struttura le cui ricadute immediate saranno misurate proprio dalle città che collegano le due sponde. Capitale Messina, attraverso il suo portavoce dichiara apertamente di essere favorevole alla costruzione del ponte, “ma purché sia inquadrato – spiega Salmeri – all’interno di un progetto complessivo di ammodernamento delle infrastrutture del Mezzogiorno”. Per una città competitiva che parli il linguaggio del futuro, come è nella mission di Capitale Messina, il ponte si collocherebbe in un più ampio piano di investimenti per cui sarebbe imprescindibile un ammodernamento delle infrastrutture del sud. Il ponte dunque come volano di sviluppo ma anche per Capitale Messina un “traghetto” per portare  le sue idee fuori dai confini e rappresentare un modello nuovo di approccio alle problematiche e di proposta democratica. In merito Capitale Messina si augura che su un così importante tema , si apra un dibattito in città, in cui pregiudizi e ideologismi vengano messi da parte e si possa apertamente ed efficacemente discutere sui nuovi snodi infrastrutturali lanciati dal Governo per lo sviluppo del Sud Italia.

Fabio Guarna