Un mio articolo dell’estate 2001, apparso su “Il Quotidiano della Calabria”. Ieri, dopo quasi venti anni, al panificio sulla centralissima Via Amirante di Soverato non ho resistito, l’ho comprata e ho scattato una splendida foto !! f.g.
TUTTI PAZZI PER LA “GNIAGNIA”

AGOSTO 2001 – SOVERATO – Intorno alle due di notte soprattutto nel finire della settimana, è possibile scorgere nella cittadina jonica una lunga fila di persone, con il solito “mariuolo” che riesce furbescamente a risarirla, per acquistare la squisitissima “gniagnia”. Molti lasciano parcheggiata la propria autovettura lungo i bordi della strada immediatamente adiacente il passaggio a livello e poi si recano al panificio ubicato sotto una scalinata da dove comincia la fila. Le autovetture, a sua volta formano una suggestiva coda (chi la scorge senza saperne il motivo, pensa a qualche incidente notturno). Ma cos’è la “gniagnia”? Detto brevemente si tratta di una sorta di grande “brioche” (quanto meno è tale nell’impasto) tagliata a due e piena nel tramezzo di nutella adeguatamente spalmata. Il tutto ovviamente caldo. Niente di più. Epperò di gusto molto buono e, sicuramente per questo, molto ambita nelle caldi notti d’estate dai nottambuli di turno. Ne vanno pazzi i turisti, ma anche gli abitanti del luogo e del circondario, sbarcati tradizionalmente, ogni sera, a Soverato per vivere una notte diversa da quella dei loro paesi. Non siamo in grado di risalire all’origine del nome “gniagnia” ma riteniamo che esso sia tale per una sorta di onomatopea, ossia per il rumore che il tramezzo ripieno di nutella fa quando è accostato alla bocca spalancata che lo morde.
Fabio Guarna