Battiato, un maestro immortale – di Maria Palazzo

Dopo la prima reazione di smarrimento, all’inaspettata notizia della morte di Franco Battiato, la prima sensazione che ho avuto è stata quella di non percepirne l’assenza.
Come se non fosse affatto morto.
Eppure i giornali incombevano, con la dicitura inesorabile: “Franco Battiato è morto”! Titolavano tutti così, come se volessero sottolineare una certezza, per ancorarci ad una convinzione…
Ho percepito anche una presenza, forse la risatina ironica del Maestro, nel momento in cui ho cercato una sua canzone, versione karaoke e mi sono messa a cantare e, persino, a registrarmi.
Forse ha gradito il mio omaggio…
No, non ho cantato La Cura o E ti vengo a cercare…
No, non sono così sentimentale: adoro tutte le canzoni del grande Franco, ma io ne amo una in particolare: “Up, patriots to arms!” che, nell’esortazione del titolo mi ricorda La Marseillaise: “Aux armes, Cityoens!… Ed è con quello spirito rivoluzionario, che l’ho cantata, puntando su: “E non è colpa mia se esistono carnefici, se esiste l’imbecillità”… O ancora: “Se le pedane sono piene di scemi che si muovono”… Sull’incitamento: “Engagez-vous!”, che ci ricorda di impegnarci, in qualcosa per cui valga la pena, per non cedere alla superficialità!
“Alla riscossa, stupidi”, che “i fiumi sono in piena”!
Eppure, pochi conoscono questa canzone, del 1980, tratta dall’album PATRIOTS, poi ripresa nel 1985, presente anche nell’album ECHOES OF SUFI DANCES. Ma è un brano di un’attualità straordinaria. Gli esegeti di Battiato direbbero che può essere ancorata agli anni ’80, con la pretesa di scardinare quell’impero della musica fatto di canzonette, ma oggi scardina quello stesso impero di parole vuote, buttate qua a là, solo per fare rima e fare business…
Falsi miti di progresso, appunto: “la musica contemporanea, mi butta giù ” …
IMPEGNIAMOCI, invece! E’ quello che dovremmo urlare anche noi: “UP!”! Alzare la testa e comprendere che, forse, non siamo così stupidi e possiamo partire alla riscossa, per qualcosa di meglio.
Nel 2011 i Subsonica, proprio tra fumi e raggi laser, nell’album Eden, trasportano UP, PATRIOTS TO ARMS, coinvolgendo Battiato che campeggia, in immagini, nel loro concerto live. E’ un nuovo segno dei tempi, che ci ricorda quanto il Maestro fosse legato a questo brano.
Ed è per questo che vi sono legata anch’io e a quella sua musica martellante, Che ci penetra in testa come se non ci fosse scampo.
Quell’engagez-vous!, non è altro che l’ enivrez-vous! di Baudelaire, che ci sprona ad inebriarci “de poésie, de vertu”, proprio “pour n’être pas les esclaves martyrisés du Temps”, per non farci schiavizzare, appunto, dal Tempo, perché “la fantasia dei popoli che è giunta fino a noi, non viene dalle stelle”, ma da ciò in cui crediamo e da quello per cui siamo disposti ancora a lottare…
La forza che viene da questo brano è la stessa delle parole di una persona a me molto cara che, la notte in cui anche mia madre andò via, mi disse: “Non piangere. Se piangi non hai capito nulla. Se hai la fede che dici di avere, sai che un giorno ci ritroveremo tutti…”. Parole tatuate nel mio cuore.
Per questo, mio caro, mitico, Maestro Battiato, io sono certa che anche noi ci ritroveremo. Ma continueremo anche a sentirci, attraverso la musica, le tue parole e tutto quello che ci parlerà sempre di te, basta solo che ci mettiamo in ascolto, come facevi tu, di tutto l’Universo, di tutto ciò che non passa, che non ci rende schiavi, ma che ci porta fuori dalle false santità, per approdare ad una spiritualità autentica.
E ti lascio anch’io qualche verso che vorrei ti raggiungesse, là, dove tu (già da qui) vedevi una luce più grande…
E’ ben poca cosa, rispetto a ciò che ci hai dato, ma accettalo, come fossi tua discepola.
IMMORTALE
Sembrava
fosse lui
a prendersi cura
di noi.
Dal suo spazio
ameno,
imbevuto
di mare
e
di Sud.
Dalla sua isola,
dalla sua oasi.
Credo
sia qui:
non muore nessuno,
di coloro
che esistono
da sempre:
assorti,
beati
d’infinito.

                                                                  Maria Palazzo