Maria Palazzo: 20 anni di MGFF e il verdetto delle emozioni

Si è appena conclusa la XX Edizione del MGFF e già, nella pentolaccia del mio cervello, ribolle il ricordo di tutte le emozioni e i palpiti vissuti. Pensieri, incontri, commozione, esperienze… Il MGFF, come la Vita stessa, è un crogiolo di sentimenti. I sogni varcano il reale, la bellezza entra nel quotidiano, la speranza bussa alla porta e tutti, finalmente, apriamo, senza paura che possa essere illusione… Non mi è mai piaciuta la prevedibilità di ciò che, di solito, capita, nella vita. Secondo Massimo Gramellini, noi ci aggrappiamo all’arte, alla letteratura, persino alle fiction-tv, per stupirci e superare la banalità quotidiana: noi, invece, nell’Area Porto di Catanzaro Lido, ogni anno, viviamo sogni a profusione, nel concreto… Diventiamo protagonisti di una verità che i sogni hanno davvero realizzato. Gianvito Casadonte, il Direttore Artistico del Magna Graecia Film Festival, è partito proprio da un sogno. E tutto ciò che ne è derivato, è stato condiviso. Dice sempre: “Il MGFF è il Festival di tutti noi!” … Ed è vero. Ha voluto e vuole fortemente, persino, che l’evento resti gratuito, ormai da 20 anni… Festival di tutti noi e della Signora Maria, come mi chiama Carolina Di Domenico, straordinaria e, ormai storica conduttrice del MGFF… E la sottoscritta Signora Maria è finita persino su IL CORRIERE DELLA SERA, proprio per volontà di Carolina (e io che pensavo che, di Signora Maria ci fosse solo Maria De Filippi!)… Quest’anno, oltre che essere ufficialmente accreditata per una rivista lametina, LAMEZIA E NON SOLO, sono stata pure elevata a icona del popolo, come membro della Giuria Popolare del MGFF, voluta fortemente dal Direttore Artistico.
Abbiamo premiato il film PRIMADONNA, di Marta Savina, con Claudia Gusmano, Francesco Colella e Dario Aita, ed è stata una esperienza esaltante poter interagire con gli altri componenti della Giuria: Luigia Milano, Giuseppe Cosentino, Azzurra Conforto e Mattia Canino, tutti coltissimi e appassionati come me.
Il nostro giudizio, poi, e questo ha rappresentato, per noi, una grande soddisfazione, è coinciso con quello della Giuria Ufficiale del MGFF per la Sezione Opere Prime e Seconde, composta da Marco D’Amore, Sveva Alviti e Ivan Carlei, che hanno premiato lo stesso film, che ha vinto la XX Edizione del MGFF. Per me che, in seconda media, con l’impudenza dei 12 anni, scrissi un tema che fece scandalo, in cui scrivevo che volevo essere come Wanda Osiris (icona che mi affascinava tantissimo, da bambina), vestire di piume e lustrini e avere accanto i boys che mi rendessero omaggio con le rose, salire sul palco è stata un’apoteosi. Nessun atteggiamento da Wandissima, da parte mia, ovviamente, ma l’emozione è stata immensa, specie parlando al microfono per proclamare il film vincitore, sentendo in sottofondo i click delle macchine fotografiche… E pensavo a mia madre, che mi comprava quadernini colorati, per scrivere le mie impressioni e poi mi chiamava scribacchina, perché non perdevo occasione per annotare mille cose. A mia madre che, anche lei, aveva quaderni-album, su cui incollava le foto dei divi (quaderni che, purtroppo, andarono distrutti con un incendio che colpì la casa di mia nonna), ho rivolto il mio ringraziamento più grande, come il giurato Giuseppe Cosentino lo ha rivolto a suo padre, per averlo, spesso, accompagnato in questi anni, alla manifestazione… Da bambina ero fissata con le date di nascita dei divi, come a scuola con le date di nascita dei personaggi storici… Degli attori italiani, ero affascinata dal nostro immenso calabro Aroldo Tieri, che incontrai al Teatro della Pergola, di Firenze… E poi, da Andrea Giordana, il cui Conte di Montecristo, mi rimase così impresso, da voler redigere la mia intera tesi di laurea in lingua e letteratura francese, sul capolavoro di Dumas… Fra le donne, le mie preferite, nella mia infanzia, erano: Giuliana Lojodice (), Lina VOLONGHI E Anna Maria Guarnieri. E poi amavo i registi, quelli stessi a cui ebbi modo di stringere la mano (ma non osavo ancora fare foto), nei primi anni del MGFF, a Soverato: Mario Monicelli, Ettore Scola, Ugo Gregoretti… Dal 2013, il MGFF spicca il volo per la capitale calabra. A Catanzaro piovono grandi nomi: da Oliver Stone, ad ABEL Ferrara, John Landis, Richard Dreyfuss, Ron Moss, Christophe Lambert, Pamela Anderson, Nick Vallelonga… E che dire di Richard Gere, nel 2022 e, quest’anno, di Susan Sarandon? Solo per citarne alcuni… A Oliver Stone riuscii a stringere la mano e sua moglie mi salutò dal red carpet. Sempre dal red carpet Christophe Lambert urlò: “La Prof!”, quando mi scorse fra il pubblico, dato che, durante la masterclass, avevamo parlato in francese… Non mancano mai i protagonisti del tempo reale, come li chiamo io, ovvero coloro che dominano la scena dello spettacolo, del momento. Quest’anno, Matteo Paolillo e GianMaria hanno letteralmente spopolato… Ma anche Sveva Alviti (Giuria Opere Prime e Seconde), Claudia Gusmano (Premio Miglior Atrrice), Ivana Lotito (madrina del MGFF 2023)… E non posso non nominare gli attori miei beniamini, con cui ho avuto modo di interagire nel tempo: Alessandro Haber, Sebastiano Somma, Paolo Briguglia, Vinicio Marchioni…
E come dimenticare Stefania Sandrelli, che non desiderava far foto private, che decise di farle con me, perché ero arrivata, col treno (è noto che io abbia la patente, ma non guidi), da Soverato, per poterla incontrare fuori dai circuiti dell’Arena Porto, per essere più sicura di poterle stringere la mano?
Se potessero parlare i miei quadernini di bimba… Mi emoziono talmente tanto, ora, quando posso abbracciare i miei beniamini (qualcuno mi fa, persino, i complimenti per i miei outfit…), che quasi vedo me bambina sorridere compiaciuta… D’accordo, non ho ancora raggiunto le vette luminose di Wanda Osiris, ma, nell’Edizione 2022, ho raccolto il mio giusto tributo… Vinicio Marchioni, uno dei miei attori preferiti, si presentò in abiti elegantissimi e il backstage rimase… muto. Al che, lui, che ha sempre saputo della mia ammirazione, non sopportando il silenzio che lo circondava, disse: “Beh… e questo silenzio? Questo mortorio? Neppure quella folle di Maria Palazzo, che parla sempre tanto, dice qualcosa?” … Io stessa, allora, feci partire il battimano e cominciai a parlare con i complimenti sul suo lavoro teatrale, visto in inverno, al Teatro Politeama, di Catanzaro… Beh, da Signora Maria del Mgff, credo che questa possa essere annoverata fra gli omaggi alla pari con… Wanda Osiris! Non importa che Vinicio Marchioni avesse o meno fasci di rose da offrirmi: io, Wandissima, mi ci sono sentita lo stesso… Nell’Edizione 2024, faremo di meglio!

                                                                  Maria Palazzo