Nella memoria del nostro Paese, la tragedia di Ustica persiste come un’ombra inquietante, un enigma avvolto in un velo di mistero e incertezza. La recente rivelazione dell’ex premier Giuliano Amato, che evoca l’immagine di un missile francese come causa del disastro, riporta alla luce un dolore che non si è mai sopito e che continua a far soffrire coloro che hanno perso i propri cari in quella notte tragica. La storia, come è noto, è un tessuto intricato di verità e menzogne, di fatti e interpretazioni. E la tragedia di Ustica non fa eccezione. Ma ciò che colpisce, in questa intricata trama di eventi, è il persistente silenzio che ha avvolto e continua ad avvolgere l’intera vicenda. Un silenzio che pesa, che opprime, che nega alle vittime e alle loro famiglie il diritto sacrosanto alla verità. Riflettendo su queste rivelazioni, emerge una domanda fondamentale: perché, dopo tutti questi anni, la verità su Ustica rimane ancora così elusiva? Perché, in un’era in cui l’informazione è alla portata di tutti, ci troviamo ancora a speculare su ciò che è realmente accaduto? La risposta, temo, risiede nella complessità dei giochi di potere, nelle reticenze degli Stati e nelle dinamiche geopolitiche che spesso trascendono la comprensione del comune cittadino. Ma al di là delle speculazioni e delle teorie, ciò che emerge con evidenza è il dolore delle famiglie delle vittime, la loro incessante ricerca di giustizia e la loro sete di verità. Una sete che, purtroppo, sembra non essere mai completamente saziata. In questo contesto, la responsabilità degli intellettuali, degli scrittori, dei giornalisti, dei politici e più in generale di tutti coloro che possono contribuire a svelare la verità è grandissima. Cercare la verità è un dovere, e lo è porre domande scomode, sfidare le narrazioni ufficiali e dare voce a chi non ha voce. Perché, come ha scritto Antonio Gramsci, “la verità è sempre rivoluzionaria”. Ed è proprio con questo spirito che bisogna continuare a cercare, a interrogare, a ragionare, nella speranza che un giorno, la verità su Ustica emerga in tutta la sua cruda realtà. – Fabio Guarna