Un velo di tristezza avvolge il mondo forense per la perdita del dott. Rinaldo Commodaro, magistrato di prestigio e colonna portante della giurisprudenza. Nato a Montauro, la sua vocazione per il diritto lo portò, nel 1961, a superare brillantemente un concorso pubblico, dando avvio a una carriera luminosa nell’ordine giudiziario. Ha prestato servizio in diversi uffici giudiziari, tra cui Catanzaro, Palmi e Chiaravalle Centrale ed ha assunto le vesti di sostituto presso la Procura della Repubblica di Catanzaro e di consigliere di Cassazione, per poi assumere a domanda, il ruolo di presidente di sezione presso la Corte di Appello di Catanzaro e, in seguito ascendere alla presidenza della Corte di Assise d’Appello. Ha guidato con maestria la CO.RE.DI CALABRIA, custode della disciplina dei Notai. Oltre alla sua dedizione professionale, il dott. Commodaro era profondamente legato alla sua famiglia, riservando molto del suo tempo ai cari nipoti a cui era attaccatissimo. Ritiratosi nel 2009 dalla carriera in magistratura, il dott. Commodaro è rimasto attivo nel campo culturale, dedicandosi alla pubblicazione di opere letterarie e alla cura delle poesie della defunta moglie, Maria Macrillò. La sua scomparsa lascia un’assenza palpabile nel tessuto giuridico e culturale. – Fabio Guarna