In scena proviamo ad immaginare di avere una cucina tradizionale italiana dove due chef stanno preparando le loro specialità regionali. Da un lato, uno chef genovese mescola con cura gli ingredienti per il suo famoso pesto; dall’altro, uno chef catanzarese amalgama con passione il suo saporito morzeddhu. Entrambi sono pronti a deliziare i palati, ma solo uno può emergere come il piatto principale della serata. Nell’ottava giornata del campionato di Serie B, lo stadio Ferraris di Genova è diventato quella cucina effervescente. La Sampdoria, con la freschezza del suo pesto genovese, era pronta a servire una partita saporita ai suoi tifosi passando in vantaggio su rigore al primo tempo con Fabio Borini al 34′. Ma il Catanzaro, portando la ricchezza e la tradizione del suo morzeddhu, ha aggiunto un tocco rustico, segnando due reti con Vandeputte al 36′ e Brignola al 45′ che hanno sorpreso i padroni di casa. La Sampdoria, con la sua ricetta tradizionale, ha cercato di bilanciare i sapori nel secondo tempo. Con manovre precise e passaggi fluidi, come l’olio extravergine che lega il pesto, ha tentato di trovare la giusta combinazione per il pareggio. Ma, nonostante le numerose occasioni create, il gol del pareggio è rimasto un ingrediente mancante, e i giallorossi si portano dalla Liguria 3 punti preziosi … e probabilmente anche un po’ di pesto !! f.g.