Champions, nerazzurri indomiti: da 0-3 a 3-3 contro il Benfica

Prima di analizzare l’esito del match dell’Inter in Portogallo contro il Benfica in Champions, occorre osservare un punto: certo, in campo non si va mai per perdere, specie se si è l’Inter, una squadra con un’eredità gloriosa e promesse da mantenere. Tuttavia, è innegabile che una sconfitta o un pareggio con il Benfica non avrebbe compromesso le ambizioni nerazzurre in Champions. Non fa meraviglia, dunque, la scelta di Simone Inzaghi di rinnovare l’11 titolare, con 8 cambi rispetto alla formazione abituale, segno che l’attenzione era forse altrove e che i campioni nerazzurri avevano bisogno di un respiro in vista di un calendario denso di impegni. Tutto ciò premesso, passiamo alla cronaca: la sfida del gruppo D di Champions fra Benfica e Inter in calendario nella quinta giornata, si è chiusa con un pirotecnico 3-3. Un primo tempo da dimenticare per l’Inter, sotto di tre reti in soli 34 minuti, tutte ad opera di Joao Mario (al 5′, 13′, 34′). Il Benfica, galvanizzato dal desiderio di riscattare l’eliminazione subita in primavera ad opera dell’Inter, ha infiammato i propri tifosi. Ma nella ripresa, l’Inter ha mostrato un altro volto: determinazione e grinta hanno portato al pareggio grazie ai gol di Arnautovic al 51′, Frattesi al 58′ e Sanchez su rigore al 72′, lasciando il Benfica a bocca asciutta. Il risultato dimostra non solo la forza dell’11 titolare dell’Inter, ma anche la profondità e la qualità della panchina, quasi come se ci fossero due squadre titolari in una.

Fabio Guarna