Verso la finale degli Australian Open – Colpi del passato, lezioni di oggi: Sinner e la saggezza nel Tennis

L’ascesa di Jannik Sinner nel panorama tennistico, confermata con la sua splendida vittoria su Novak Djokovic all’Australian Open in semifinale e l’accesso in finale per contendersi il titolo contro Daniil Medvedev, risveglia in me ricordi del passato, dove ogni partita vissuta era un paragrafo di una storia personale, che guardando indietro si arricchisce di un significato di cui allora non potevo avere consapevolezza, come tante altre esperienze che si vivono al momento e che ora appartengono al passato. Seguendo le partite di Sinner, avverto la sensazione di trovarmi a sfogliare un album di fotografie sbiadite dei miei trascorsi sui campi da tennis e mi capita anche di rivivere flashback come quello seguente: un match point a favore dell’avversario in un torneo locale, un momento che sembra segnare l’esito infausto della partita per me. Sono sotto pressione, la sconfitta è vicina, a un punto. L’avversario, sicuro e determinato, serve con potenza. La palla giunge veloce, ma in un lampo di intuizione, anticipo la traiettoria, eseguendo un rovescio incrociato che ribalta l’esito dello scambio e annullo il match point. Dopo quel colpo, riacquisto fiducia e conquisto una vittoria insperata. Questo ricordo, inciso nella memoria come un’immagine in bianco e nero, parla di resilienza e passione, qualità che ritrovo in Sinner ogni volta che lo vedo giocare. In quei momenti sulla terra rossa, sul cemento o sull’erba, ho imparato che nel tennis, come nella vita, ogni punto ha il suo valore, ogni scambio è una sfida, ogni match un’opportunità per superare i propri limiti. Ammirando e tifando Sinner, mi rendo conto che il tennis per me è più di un gioco: è un viaggio nel tempo, un ponte tra passato e presente. Ricordo ancora il sudore che scorreva lungo la fronte nei pomeriggi estivi, la tensione prima di un servizio importante, la stanchezza che pesava sulle gambe dopo ore di gioco a pieno ritmo. Ma soprattutto, ricordo la concentrazione assoluta, quel silenzio tutto dentro mentre lo sguardo fissava la pallina. Il tennis, come la vita soprattutto quella frenetica di oggi, è un susseguirsi di momenti che richiedono scelte rapide, reazioni istintive, analisi razionali, obiettivi e strategie a lungo termine. Si impara a leggere l’avversario, a comprendere i propri limiti e a superarli. In tutti quei momenti il tennista è solo, solo con se stesso. E in quei brevi attimi, in cui si decide il destino di uno scambio, si comprende la vera essenza della forza di volontà, dell’intelligenza e del coraggio. Il tennis è più di un semplice sport: è un viaggio che tocca le corde più profonde del nostro essere, unendo passato, presente e, forse, futuro… !! … Appuntamento a domenica 28 gennaio 2024, ore 9,30 am (ora italiana) per la finale degli Australian Open 2024, Sinner – Medvedev. In bocca al lupo Jannik !!

Fabio Guarna