Allo Stadio Civitas Metropolitano della capitale di Spagna, la sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Atletico Madrid e Inter si è conclusa con il passaggio degli spagnoli ai quarti di finale ai rigori. Partiti con un vantaggio di una rete, i nerazzurri hanno dovuto cedere il passo agli avversari dopo un 2-1 al termine dei tempi regolamentari che ha portato le squadre ai supplementari e infine alla decisiva lotteria dei tiri dal dischetto. L’incontro si è acceso fin dall’inizio con l’Atletico in attacco, ma l’Inter ha risposto prontamente, chiudendo gli spazi e creando occasioni pericolose. Al 13°, l’Inter con Dumfries ha sfiorato il gol, fermato da una doppia parata di Oblak. L’Atletico ha risposto al 28° con un colpo di testa di Morata, neutralizzato da Sommer. Al 33°, l’Inter ha trovato la rete con Dimarco, grazie a un preciso passaggio di Barella. Ma la risposta dell’Atletico non si è fatta attendere, e al 35° Griezmann, sfruttando un errore di Pavard, ha superato il portiere nerazzurro. Nel secondo tempo, il match è rimasto equilibrato con occasioni da ambo le parti. L’Atletico ha colpito un palo al 85°, per poi trovare il gol della vittoria con Depay al 87°. Nei supplementari, nonostante l’aggressività dell’Inter, il risultato è rimasto in bilico fino ai rigori, che hanno sorriso all’Atletico. Se l’Inter avesse ottenuto un vantaggio più largo nella partita di andata, forse la strategia di gestire il match con un approccio difensivo come è sembrato vedersi sarebbe stata buona, ma purtroppo al minuto 87 questa idea è stata smentita. Una legnata per l’Inter che fa molto male ma il vero valore si misura anche nei momenti della sconfitta Ai nerazzurri adesso, a 10 giornate dalla fine del campionato di Serie A, non resta altro che concentrarsi a “riveder le stelle” e soprattutto conquistare quella che il 20° scudetto assegna.
Fabio Guarna