di Fabio Guarna
Milano – Una notte stellare, così possiamo definirla, a San Siro, dove l’Inter si aggiudica nella 33ª giornata di Serie A il ventesimo scudetto della sua gloriosa storia, battendo il Milan 2-1 in un derby ricco di emozioni. La prima rete arriva al 18° minuto quando Francesco Acerbi, con una testata decisa, supera il portiere avversario portando in vantaggio la Beneamata e lasciando presagire uno splendido epilogo per i tifosi nerazzurri. Dopo il primo tempo con l’Inter in vantaggio, il colpo finale arriva al 49° con la rete di Marcus Thuram: l’attaccante, lanciato da Bastoni, colpisce un destro rasoterra mirando all’angolino di sinistra e raddoppia. La rete del Milan, ad opera di Tomori di testa che accorcia le distanze all’80°, raccogliendo la respinta di Sommer al colpo di testa di Gabbia dopo un corner battuto corto, è vana. Due reti che regalano all’Inter di Simone Inzaghi non solo i tre punti, ma anche la certezza matematica dello scudetto. I rossoneri non sono riusciti a opporsi alla corazzata nerazzurra: ducunt volentem fata, nolentem trahunt (il fato conduce colui che vuole lasciarsi guidare, trascina colui che non vuole), scriveva Seneca. E il fato ha trascinato alla sconfitta un Milan che ha tentato invano e a testa alta di opporsi all’Inter, ma soprattutto il destino ha scelto un teatro d’eccezione per celebrare questo trionfo: il derby contro i cugini rossoneri. Non solo una vittoria, ma una conquista che permette all’Inter di appuntarsi sul petto una seconda stella, simbolo di venti vittorie in campionato. Un traguardo che corona le aspettative di ogni tifoso nerazzurro e che questa sera si concretizza in una festa che sembra non dover mai finire. È una storia di passione, di lotta e di gloria quella che l’Inter ha edificato nel corso del tempo. Questo scudetto arriva al termine di una stagione straordinaria, dove la squadra ha dimostrato coesione, tecnica e un’indomabile forza mentale, meriti indiscussi di un allenatore che ha saputo costruire un gruppo coeso e vincente. Simone Inzaghi, con questo titolo, entra di diritto nell’Olimpo dei grandi, modellando un team che riflette l’essenza autentica dell’Inter: determinazione, stile e autentico incanto del gioco del calcio. La seconda stella ora è una splendida realtà. È stato scritto un nuovo capitolo nella leggenda nerazzurra proprio contro il Milan, rendendo questo trionfo ancora più dolce, ancora più indimenticabile. Un’emozione così grande, come quella vissuta stasera, è davvero difficile da descrivere. Lo scudetto 2023/24 non è solo un titolo, è la conferma che l’Inter è una squadra meravigliosa, una squadra “internazionale” pronta a brillare sotto il cielo di Milano e del mondo. Chi sta battendo queste righe di getto, sente ripetersi a ritmo, per ben venti volte: campioni d’Italia, campioni d’Italia, campioni d’Italia… E mentre le strade di Milano e d’Italia si riempiono in festa, sfiora il pensiero che ogni stella guadagnata non è solo un simbolo di vittoria, ma un faro che illumina il percorso verso nuovi trionfi futuri. Perché questa è l’Inter, questa è la passione nerazzurra, questa è la storia che continuerà ad essere scritta, tutti insieme.
Fabio Guarna