di Fabio Guarna
I ricordi sono legati a immagini, emozioni, sapori, odori, suoni etc. Essi riaffiorano dopo essere stati trasferiti dai nostri sensi a una parte della memoria, stimolata occasionalmente a ripresentarli per i motivi più disparati. Questa volta è il suono, il ricordo di una musica che mi ha riportato all’infanzia. Non si tratta, come ci si aspetterebbe per un fanciullo, di una tipica canzone da cartoni animati, ma della musica di una colonna sonora. Di quale? L’ho scoperto solo ora. È davvero curioso che un bambino di quatto anni ascolti musica destinata agli adulti, ma, complice la curiosità della fanciullezza, mi capitò di restare incantato da un suono che, per una strana ma plausibile coincidenza, ho appena riascoltato. Il mio smartphone mi ha poco fa suggerito “A Blue Shadow – tema di Silvia”. Alcuni sostengono che il telefono “ci ascolti” o “ci veda”, o, come sembra in questa occasione, riesca a leggere il nostro passato attraverso i suoi strumenti. La realtà è diversa, ma ora non è il momento di spiegare i meccanismi dietro queste coincidenze. Diciamo solo che il mondo in cui viviamo è una piccola bolla, e non sorprende trovare qualcosa che lo smartphone cattura e che è legato alla nostra vita. Ma torniamo a “Blue Shadow”, le cui note scorrono mentre scrivo queste parole. Ricordo che mio padre possedeva un giradischi e numerosi dischi a 45 e 33 giri. Quel vecchio, ma allora moderno apparecchio, sembrava un tesoro da esplorare per un bambino di quattro anni. Come tante cose che ho imparato da autodidatta, a quell’età imparai a posizionare la puntina del grammofono sul disco in vinile e iniziai ad ascoltare tutti quei dischi. Uno in particolare mi colpì: era un 45 giri che al centro era arancione e per l’altra metà nero, la sua musica era magnetica. Era il disco che nei giorni successivi, diventato padrone del giradischi, non mancai di ascoltare. Oggi scopro, taglio e incollo da Wikipedia “che si trattava di “A Blue Shadow – tema di Silvia”, parte della colonna sonora dello sceneggiato televisivo “Ho incontrato un’ombra”, un thriller in quattro puntate trasmesso negli anni ’70 sul Programma Nazionale (oggi Rai 1) in prima serata. Ebbe un enorme successo, con una media di oltre 19 milioni di spettatori … I brani che componevano la colonna sonora erano opera di Romolo Grano; “A Blue Shadow”, composto da Grano e arrangiato da Berto Pisano, accompagnava i titoli di coda e divenne rapidamente un successo nelle hit-parade dell’epoca”. Per un bimbo di appena quattro anni, scoprire la musica – mi accorgo ora – non è stato solo un gioco, ma l’inizio di un viaggio nel tempo. E mentre riascolto, ogni nota di “A Blue Shadow” mi suona non solo come una melodia, ma come una porta verso quei giorni innocenti e preziosi della mia infanzia.
Fabio Guarna